Quali sono le migliori e più adatte location per le palestre di yoga?
All’aperto o in una stanza?
Ovviamente al momento a farla da padrone è la lezione all’aperto, avvolti dalla natura e possibilmente distanti da rumore, caos cittadino ed inquinamento.
Purtroppo non è sempre facile combinare questo desiderio con la logistica. Alcuni organizzano le proprie sedute di insegnamento, tempo permettendo, all’interno dei grandi parchi cittadini. Altri, i più fortunati, hanno a disposizione spazi all’aperto in cortili o terrazze, che vengono adeguatamente allestiti per accogliere i praticanti tra piante e giochi d’acqua, fiori e musiche mistiche che distolgono dalla vicina frenesia e rumorosità della città che ci circonda.
Per il resto non servono particolari immobili da dedicare a luogo di pratica dello yoga, ma ampie e ariose stanze dove i partecipanti possano distribuirsi con spazi sufficientemente ampi per le figure ed i movimenti verso i quali saranno educati dai maestri, senza che si vada ad occupare l’altrui spazio vitale.
Le restrizioni
Lo spazio minimo di un luogo per l’esercizio dello yoga deve essere commisurato su una presenza massima di 10 persone su una superficie non inferiore a 50 mq.
Una esigenza specifica è rappresentata dalla pavimentazione che deve preferibilmente essere in legno, nelle sue varie accezioni, sul quale appoggiare teli e/o materassini; non devono ovviamente mancare spazi per uno spogliatoio attrezzato e idonei servizi igienici, che dovranno rispondere alla diverse normative per poter ottenere le debite autorizzazioni sanitarie e non.
Nella scelta dell’ubicazione della palestra è sempre bene tener conto di alcuni fattori che ne avvantaggiano la fruizione, quali ad esempio la vicinanza con le fermate dei mezzi pubblici, autobus e metropolitane, piste ciclabili o zone a traffico limitato, poiché spesso i praticanti sono anche molto attenti a tutte le tematiche ambientali, compresa la prossimità a zone di verde pubblico.
Non è rilevante a quale piano dell’edificio purché sia ben servito da ascensori, ma è importante che l’altezza dei soffitti sia la più elevata possibile e che finestre e vetrate siano molto ampie, idealmente con vista su aree verdi.
La prossimità ad aree commerciali dove sia presente una ristorazione vegetariana e vegana, a zone culturali quali teatri e musei non guasta, potendo accompagnare il praticante nelle sue attività pre e post lezione yoga.
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